- Do you know what I mean?

Nell’ambito di Homo Faber In Città 2022, Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery è lieta di annunciare la mostra “Do you know what I mean?”, un progetto che si concentra su una selezione di opere in vetro di cinque artisti. Sono artisti veneziani o che vivono a Venezia, i quali hanno un profondo rapporto con i maestri vetrai con cui lavorano da molti anni a Murano, tra cui i maestri Andrea Zilio, Giorgio Giuman e Berengo Studio. Nel percorso espositivo le opere in vetro sono concepite come punti di partenza per risalire al processo di creazione. Le opere saranno circondate da video dei maestri vetrai al lavoro, per riflettere sul sottile rapporto tra loro e gli artisti. Esaminando questo processo profondamente poetico, anche se molto pragmatico, desideriamo scoprire ed evidenziare ciò che accade tra artista e artigiano quando si tratta di dare forma all’Idea. Quali parole usa l’artista per spiegare cosa vuole? Qual è il personalissimo contributo dell’artigiano alla realizzazione delle opere? Le domande sono molte più di queste e lo scopo della nostra mostra è di far immergere il pubblico in questa esplorazione. Per farlo, proponiamo non solo video del making of, ma anche live talk in Gallery tra artisti e artigiani.

Opere

Emergency -

China Mountain Clear -

I think I can see more distinctly through rain -

PALIMPSEST (MADE IN ITALY) -

ARTISTI

Andrew Huston

Andrew Huston, nato in Regno Unito, è un artista Americano/Australiano/Inglese. Dopo vent’anni a New York, dove ha avuto uno studio a Greenpoint, Brooklyn, si è trasferito a Venezia, in Italia, nel 2017 dove attualmente vive e lavora.
Huston ha completato la sua laurea triennale alla Parson School of Design,
Parigi, Francia, e ha ottenuto la laurea magistrale in Pittura al Sydney College of Art a Sydney, in Australia.

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Anita Sieff

Il terreno della sua indagine è amore come sentimento da scoprire, come motivazione ad agire e nella sua implicazione di impegno del genere umano ad evolversi in termini di coscienza. E’ l’andare oltre se stessi per incontrare l’altro, che crea la relazione. La relazione è dunque lo spazio comune, quel laboratorio dove, senza perdere la nostra identità, aspiriamo alla comunione.

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Assia Karaguiozova

Assia Karaguiozova è designer artista.
Nata a Sofia, Bulgaria, nel 1978. Studia Economia e Commercio a Milano, lavora nella Moda, occupandosi di comunicazione e dell’organizzazione di shooting per editoria e pubblicità, collaborando con fotografi di fama mondiale.

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Nataliya Chernakova

La pratica sfaccettata di Chernakova traccia raffronti tra la cultura preistorica, rinascimentale, contemporanea e post-Internet e i suoi oggetti di culto. Le connessioni che delinea sono basate sulla ricerca di forme d’arte come strumenti per la manipolazione della folla, l’evoluzione della percezione e il confine tra kitsch e belle arti.

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Tristano di Robilant

Tristano di Robilant nato a Londra nel 1964 è cresciuto tra l’Italia e l’Inghilterra. Si è Laureato presso la University of California Santa Cruz, dove ha seguito le lezioni del critico e storico dell’architettura Reyner Banham (1922- 1988), subendone l’influsso.
La sua prima mostra personale si è tenuta alla Holly Solomon Gallery di New York. In seguito l’artista ha collaborato con il gallerista e curatore Lance Fung a una serie di sculture Domestic Temples, oggi parte della Sol Lewitt collection.
Le sue opere sono state esibite in numerose occasioni sia in Europa che negli Stati Uniti; tra le altre si ricordano la galleria Annina Nosei e The National Exemplar Gallery di New York, la Galleria Bonomo di Roma e Bari, e le gallerie Faggionato e Tristan Hoare di Londra.

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