LAGUNA DURANTE

LAGUNA DURANTE

Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery riapre il 6 Settembre 2020 con Bal Masqué, una serata – evento tra arte, musica e performance  in cui, dopo l’acqua alta eccezionale del novembre 2019 e 6 mesi di chiusura dovuti all’emergenza sanitaria globale, si possa dare un segno di fiducia nelle capacità di ripresa delle singole persone e della città nel suo complesso.  

Consci del fatto che il motore della crescita è sempre l’esperienza, diamo spazio a Laguna Durante,  una mostra personale di Andrew Huston che include alcuni lavori quintessenziali nati durante il periodo di massima allerta pandemica. 

Nel silenzio irreale e straniante di una Venezia svuotata, l’artista trova ragione di essere nel ritmo quotidiano del lavoro in studio, che diventa il suo rifugio, e in cui la calma necessaria alla pratica pittorica è ben diversa dalla quiete irreale in cui la città è avvolta, come in un sortilegio. 

Il tragitto da e verso lo studio è così un’esperienza straniante. L’occhio e l’obiettivo catturano immagini forse irripetibili. 

La serie di 6 tele Laguna Serra prende forma in quei giorni e testimonia la profonda relazione di ascolto tra l’artista e la città, espressa dalla ricerca del ritmo e dall’interazione degli elementi formali, come un’essenza distillata delle sue infinite stratificazioni. Non parla direttamente dell’esperienza del confinamento

Un’unica foto, ripetuta, ritma il flusso delle linee e del colore, come a scandire un tempo sospeso, incomprensibile, ma dandoci il tempo di guardare più profondamente, di notare ciò’ che pareva scontato ed ora appare prezioso.

È grazie alla pratica della voga che l’artista trova la sua particolare porta d’accesso alla città. Vogare e dipingere diventano inscindibili. 

“The thing about rowing, voga alla veneta, is that it is more than a finely tuned aquatic activity for pleasure and exercise. To many, rowing is a sport, a wonderful outdoor activity. This is true in Venice too but it is also so much more; rowing unlocks a perception of Venice and its surroundings in a way not possible in a motor boat or sexy taxi.  It is a cultural act which connects one to the history of the city and its place in the laguna. Similar to when one declare oneself as an artist, ones steps into and swims in the river of art history; learning to voga alla veneta physically lands one into the living history of Venice and allows one to adopt the proud posture of a venetian. It also is the best way to explore every canal and every corner of the lagune. The pace of rowing is commensurate with the pedestrian speed of Venice, a human pace set by a rhythm of movement to breath and through breath, thought. I believe it is close to criminal to live in Venice and not learn to row. “

“Never forget the calm canals” “never forget the quiet calli” sono gli inviti rivolti dall’artista su due manifesti dipinti a mano grazie ad un’iniziativa di We are here Venice. Vogliamo qui riproporli perché dimenticare è in invece molto facile. Repetita iuvant.

In occasione dell’opening verrà eseguita al violino una scelta di brani da L’Orfeide di Gian Francesco Malipiero, composta tra a il 1918 e il 1922, durante la pandemia di influenza spagnola. Si tratta di un’opera in tre parti originariamente scritta per voce e pianoforte, oggi proposta al violino quasi a significare il silenziamento della voce, mentre la maschera imposta dall’emergenza sanitaria copre la bocca.

E come in una performance collettiva, portare sulla maschera l’immagine delle opere in mostra, riconoscersi in esse, specchiarsi gli uni negli altri, non smetter di trovare ragioni per incontrarsi e celebrare la vita.